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Perché uomo e donna hanno una visione diversa?

Vogliamo svelarvi studi, teorie e differenze che caratterizzano la visione degli uomini da quella delle donne. Affermare che i due sessi vedono differentemente la realtà, sembra retorica, eppure nasconde in sé grandi verità.

Esiste una teoria evoluzionistica, in base alla quale sono spiegate le ragioni del campo visivo maggiormente limitato nei maschi rispetto a quello delle femmine, e il perché il sesso forte riesca a cogliere meglio movimenti rapidi passando dalle due alle tre dimensioni.


Durante la preistoria le ragazze dovevano badare contemporaneamente al fuoco, alla prole e agli altri membri del clan quindi la loro capacità visiva si è sviluppata dotandole di una visuale particolarmente ampia. I cacciatori invece, concentrandosi sulle prede, sulla via del ritorno e sulla loro mira rafforzarono l’acutezza spazio-temporale.


Tutto ciò segue un filo logico, ma la scienza controbatte con studi mirati dimostrando che le donne hanno geneticamente la sclera (la parte bianca degli occhi) più grande, trovandosi naturalmente facilitate nei movimenti oculari ricavandone un’abbondante campo visivo bilaterale. Una ricerca diretta dal professor Israel Abramov presso la City University of New York, pubblicata su “BioMed Central Journal of Sex Differences”, analizza gli ormoni come deterrente della percezione cognitiva.


Le donne distinguono rapidamente una vasta gamma di tonalità e sfumature, mentre gli occhi dei maschi hanno il predominio quando si tratta di riconoscere dettagli di oggetti in movimento, sia verticali sia orizzontali. Le basi dell’indagine vanno lette tra le variabili dello sviluppo embrionale dei neuroni nella corteccia visiva,presente nei maschi il 25%in più. Abramov afferma che: ”Lo sviluppo dei neuroni nell’aerea analizzata è guidato dal testosterone, pertanto suggeriamo che quest’ormone maschile determini un ruolo fondamentale per la genesi delle differenze fra i centri visivi dei due sessi.” Un’altra teoria colloca la capacità femminile alla sua attività di raccoglitrice nei millenni e a quella maschile il ruolo da cacciatori.

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